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famiglie mafiose lucera

Lucera è ricchissima di palazzi, edificati dalle famiglie nobili della città, soprattutto tra l’inizio del 1600 e l’inizio del 1900, nel centro storico cittadino. Le nuove famiglie mafiose della provincia di Agrigento si erano riorganizzate attorno al 67enne Pietro Campo, fedelissimo del boss Matteo Messina Denaro. L ’operazione costituisce l’esito di un’articolata attività investigativa, avviata nell’aprile del 2014 sotto il coordinamento della DDA di Palermo, che ha consentito di cristallizzare una serie di condotte criminose poste in essere da esponenti delle famiglie mafiose di Vita e Salemi, ritenuti possibili favoreggiatori del latitante Matteo MESSINA DENARO. Migliore, Messia, Lucera e Messina sono gli arrestati. Le estorsioni avvenivano anche grazie anche al ruolo di collegamento con altre “famiglie” mafiose del territorio palermitano assunto da alcuni degli arrestati. Quotidiano digitale di libera informazione, notizie e cronaca, PI 0221015997 – Reg. Genova – La presenza di proiezioni extraregionali di tipo mafioso è registrata, in Liguria, fino dalla metà del secolo scorso. Il preliminare monitoraggio degli acquisti di sostanze stupefacenti da parte di esponenti del clan lucerino ha quindi consentito di estendere il raggio di azione delle indagini nei confronti di sodali dei montanari identificati in Matteo Pettinicchio, classe 1985, Libero Lombani, classe 1987, Giulio Guerra, classe 1989 e Giovanni Melchionda, classe 1984, tutti destinatari del provvedimento cautelare personale. Chiudendo questo banner o scorrendo questa pagina, acconsenti all'uso dei cookie, Consiglio comunale di Foggia, otto consiglieri pro Iaccarino, che ancora non convoca i capigruppo. P.IVA 03942360714, Mafia Gargano, il clan dei montanari in affari con ‘ndrangheta (clan Pesce) e camorra. Italia 14/02/2019 di Donato De Sena. Le evidenze giudiziarie degli ultimi anni hanno confermato l’esistenza di proiezioni extraregionali delle cosche reggine PALAMARA-MORABITO-BRUZZANITI, PIROMALLI e RASO-GULLACE-ALBANESE nella provincia di Savona. In proposito, proprio l’indotto inerente i lavori di demolizione e ricostruzione di ponte Morandi costituisce ulteriore fonte di attrazione criminale. La città di Palermo è suddivisa in 8 mandamenti, in cui risultano incardinate 33 famiglie, alcune delle quali sembrerebbero aver assunto un ruolo di riferimento anche per le altre province siciliane. “Possibile orientarsi subito nel mondo lavorativo”, Crisi di Governo, Renzi ritira le ministre Bellanova e Bonetti. Ciò ha permesso di sottoporre a sequestro beni risultati nella disponibilità degli indagati per un valore complessivo di 2 milioni di euro, consistenti in 10 immobili, 3 autovetture, 2 aziende operanti nel settore del commercio di autoveicoli e 63 rapporti finanziari. Fra … Dell’Aquila: “Andremo dal notaio”, Allarme dell’Iss: “Aumenta il rischio di epidemia non controllata”. Si fa particolare riferimento agli ABOSSIDA di Crucoli (Crotone), contigui ai cirotani FARAO-MARINCOLA, da anni presenti a La Spezia, dove hanno investito – in imprese, beni mobili e immobili – i proventi illeciti derivanti dell’attività di narcotraffico internazionale di cocaina del defunto boss. TMB di Scarpino pronto a primavera 2022, Sampierdarena: in carcere il camerunense colpevole di atti vandalici e aggressioni, Coronavirus, GIMBE: “Risalgono tutte le curve. Sebbene la camorra non annoveri sodalizi strutturati nella provincia di Genova, non è risultata estranea, anche di recente, a tentativi di infiltrazione nell’economia legale. 880 59 minutes read ... dedicati alla gestione degli affari più importanti ed alla riorganizzazione e riqualificazione delle consorterie mafiose di appartenenza. Tra i destinatari del provvedimento restrittivo, nove sono appartenenti a due distinte organizzazioni criminali dell’area garganica: il “clan Li Bergolis-Miucci” oggi capeggiato da Enzo Miucci, e il clan lucerino Bayan/Papa/Ricci, il cui elemento di spicco è da identificarsi in Alfredo Papa, classe 1958. Famiglia allargata; Famiglia in crisi; Famiglia albergo; Famiglia moderna con due papà o con due mamme o con un bel niente di mamma e papà. L’indagine, collegata ad una precedente attività investigativa della Polizia di Stato di Imperia1093, ha documentato la sistematica attività di spaccio di cocaina e marijuana posta in essere dai DE MARTE nell’estremo ponente ligure (nella c.d. : 82000200715 Ambito Territoriale 14 -Scuola Polo Rete Attività Formative Personale Scolastico L’organizzazione criminale più infiltrata nella nostra regione è la ‘ndrangheta. Scegli tra più di 4 alberghi, leggi e confronta 149 recensioni, prenota & risparmia con Expedia! Famiglie sterminate e faide senza fine: la mafia foggiana e del Gargano alla ribalta nazionale. Va evidenziato, inoltre, che nell’ambito del procedimento di prevenzione patrimoniale nei confronti di due esponenti del contesto mafioso in parola, il 26 aprile 2019, il Tribunale di Genova ha emesso un decreto di confisca del patrimonio a loro riconducibile – ubicato tra Lavagna (GE), Sestri Levante (GE) e Milano – per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro. In particolare l’uomo, un 65enne napoletano residente a Rapallo (GE), effettivo amministratore della società, è risultato già condannato per associazione per delinquere in un procedimento nel quale erano coinvolti affiliati al clan MISSO-MAZZARELLA-SARNO, appartenenti all’organizzazione camorrista NUOVA FAMIGLIA. Il focus di “Cose Nostre” Di Redazione 16 Giugno 2020 Nate inizialmente per questioni di abigeato e poi trasformatesi in lotta per il controllo del territorio e dei traffici illeciti: estorsione, riscossione del pizzo, riciclaggio di denaro, traffico di stupefacenti, contrabbando di sigarette, usura ed omicidio Quest’anno stiamo sperimentando anche la famiglia Covid19… chiusi in casa. Rt nazionale sale a 1,09, cresce da 5 settimane, La provincia di Foggia supera i 23mila casi di Covid da inizio pandemia, 292 contagiati e 5 morti nel bollettino del 15 gennaio, “Fermi da ottobre, con costi insostenibili”. Clan, mandamenti, famiglie, affari: la mappa interattiva della mafia in Sicilia, comune per comune. In tale contesto si richiamano gli esiti dell’operazione “Selfie”1092 – coordinata dalla DDA di Reggio Calabria e condotta dai Carabinieri – che ha avuto riflessi anche nella provincia imperiese, atteso il coinvolgimento proprio di esponenti della citata famiglia DE MARTE. All’alba di oggi gli agenti della squadra mobile di Foggia e i finanzieri del GICO di Bari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Bari, nei confronti di 24 soggetti, dimoranti sia in provincia di Foggia che in altre regioni d’Italia (Calabria, Abruzzo, Molise, Lazio e Piemonte). Lascia anche il sottosegretario foggiano Ivan Scalfarotto, “È dovere dell’ANAS effettuare le manutenzioni a tempo debito, non intervenire dopo un crollo”. 24 gli arresti all’alba di oggi, manette ai polsi per il capo Enzo Miucci detto “U’ Criatur”, 36 anni e per il suo braccio destro Matteo Pettinicchio, 34 anni. Nella stessa provincia si sono altresì evidenziati altri gruppi originari del crotonese, ritenuti contigui a contesti di ‘ndrangheta, ma non riconducibili alla cellula mafiosa sarzanese. Altro fatto di sangue riconducibile alla criminalità organizzata siciliana è l’omicidio, avvenuto il 23 aprile 2019 a Chiavari, di un ex collaboratore di giustizia di origine catanese – affiliato alla famiglia mafiosa PULVIRENTI, collegata ai SANTAPAOLA – attribuito ad un cittadino italiano incensurato, che avrebbe agito per motivi passionali. ; stati Uniti . Riguardo a questi ultimi, si segnala l’arresto di un esponente di vertice della cosca, legato da vincoli di parentela ai DE MARTE, avvenuto a Diano Castello (IM) il 26 febbraio 2019 da parte dei Carabinieri di Palmi (RC). BOZZO Carmine Antonio, nato a Lucera 1956 5. Centinaia di clan e famiglie mafiose sparse lungo il territorio nazionale si spartiscono la grande torta dei più pericolosi affari illeciti: lucrano sugli appalti pubblici, organizzano traffici di stupefacenti, incassano tangenti da commercianti e imprenditori intimiditi o minacciati. Dopo il crollo del muro di contenimento in prossimità del Km. CAPOBIANCO Giacomo, nato a Lucera 1979 7. Arrestati anche due soggetti vicini alla “’ndrina” calabrese facente capo alle famiglie “Pesce-Bellocco” operanti a Rosarno (RC) e Torino, i quali erano in stretti rapporti di affari con l’organizzazione criminale di Monte Sant’Angelo per la compravendita di partite di droga e la fornitura di armi. Migliori hotels per famiglie a Lucera su Tripadvisor: trova l'offerta che fa per te grazie a 1.712 recensioni e 1285 foto inserite dai viaggiatori de 14 alberghi con bambini a Lucera, Italia. Regole e procedure da seguire per le graduazioni, (c. d. Istruzioni e Privilegi) ritrovate nell’Archivio di Stato di Lucera Appendice 2 135. Anche i Papa di Lucera nel blitz “Friends” Di Francesco Pesante La presenza in Liguria di famiglie campane, legate indirettamente ai CLAN DI CAMORRA, è da riconnettere prevalentemente al fenomeno migratorio. Quanto alla CRIMINALITÀ MAFIOSA SICILIANA, il 6 marzo 2019, a Genova, è stata arrestata una donna – originaria di Riesi (CL), ma da decenni trasferitasi a Genova – ritenuta la mandante, per motivi passionali, dell’omicidio di un cittadino albanese scomparso da Genova nel 2013, il cui cadavere è stato rinvenuto solo nel gennaio 2019 a Senago (Monza Brianza). Stabilimenti di recupero rifiuti che economizzavano sulle procedure: dopo incendi sospetti in atto le perquisizioni del NOE in Piemonte, Lombardia, Toscana e Sardegna, Torna la Baistrocchi, la compagnia teatrale più longeva d’Italia. 0881.205869 Convitto Nazionale Statale "Ruggero Bonghi" – Lucera Via IV Novembre, 38 - 71036 Lucera (Foggia) Telefono: 0881520062 Fax: 0881520109 fgvc01000c@istruzione.it fgvc01000c@pec.istruzione.it C.Fisc. Nella Regione Sicilia i clan mafiosi siciliani e lo Stidda controllano l'area. I Cinque reali siti Secondo la Commissione investigativa dello Stato del New Jersey del 2004, c'erano 24 famiglie mafiose attive negli Stati Uniti. La Commissione formata dalle Cinque Famiglie della mafia si divide il controllo di New York: un potere invisibile che l’omicidio dell’ultimo boss, Frank Calì, ucciso mercoledì sera a Staten Island, ha riportato alla luce, dimostrando che è ancora viva, a quasi un secolo di distanza. Non è mancato, in alcuni casi, il ricorso ad atti intimidatori finalizzati a superare le resistenze ai tentativi di condizionamento delle amministrazioni locali. Quest’ultimo sodalizio risulta connesso con altri gruppi famigliari calabresi, come i FAMELI di San Ferdinando di Rosarno (RC) e i FOTIA di Africo (RC), i cui componenti sono stati oggetto d’indagini preventive e repressive della DIA . pal A Comune: Lucera … Presentata oggi la Relazione semestrale della DIA: ecco i nomi delle famiglie attive nel 2019, Liguria terra di 'ndrangheta... ma non si dice, DIA Genova: 'ndrangheta padrona della Liguria, tra infiltrazioni nel tessuto politico e traffico di cocaina, Autostrade per l'Italia: oltre le code c'è di più, Mafie in Liguria, i dati della DIA sui reati spia: nel 2018 più che triplicati gli incendi dolosi. Il resto della Provincia di Palermo è suddiviso in 6 mandamenti e 45 famiglie, per un totale di 740 affiliati. Le indagini, oltre a disvelare l’intenso traffico di sostanze stupefacenti della compagine riconducibile ai Li Bergolis-Miucci su scala nazionale, ha rivelato la disponibilità di armi da parte degli stessi: infatti, sono state sequestrate tre pistole semiautomatiche, un silenziatore e trentasei cartucce che il capo clan Enzo Miucci aveva ritirato a Torino da esponenti della cosca calabrese, Benito Palaia, classe 1979, nonché il suo sodale e referente in Piemonte, Luca Fedele, classe 1982. Le intercettazioni degli indagati da parte degli uomini del ROS hanno permesso di stabilire con precisione ruoli, gerarchie, colloqui e controversie all’interno di Cosa nostra marsalese e i rapporti intrattenuti con le altre famiglie mafiose di Trapani tra cui quella del mandamento di Alcamo e la famiglia di Salemi e per la provincia di Palermo il mandamento di San Giuseppe Jato. Sono stati arrestati anche 13 clienti-pusher dei gruppi criminali di Monte Sant’Angelo e Lucera, i quali provvedevano a collocare lo stupefacente periodicamente acquistato dai garganici e dai lucerini presso la loro clientela in vari comuni dell’Italia centro-meridionale. La droga rifornita da Cerignola. I soldi ci sono raccolti – secondo l’accusa – da Ariostini e Cassitti dalle rispettive famiglie mafiose di riferimento. Domanda di graduazione della famiglia Cito, CIOCIOLA Libero, detto “Liberino” e/o “il sindaco” e/o “il nonno” nato a San Severo (FG) 1959 8. “Riviera dei fiori”), stupefacente acquistato con la garanzia prestata ai fornitori direttamente dai GIOFFRÈ di Seminara. Miucci “U’ Criatur” a Torino per ritirare tre pistole semiautomatiche, un silenziatore e trentasei cartucce grazie ai contatti con la cosca calabrese. COLIO Luigi Donato, detto “Dino” nato a San Severo 1975 9. La famiglia Tutolo ha rinunciato ai fondi Gal La questione era esplosa praticamente un anno fa, proprio a cavallo dei giorni delle festività natalizie, visto che l’innesco risaliva all’antivigilia di Natale quando il Gal Meridaunia approvò il secondo elenco di beneficiari di un finanziamento per la "Piccola ricettività" tra Lucera e i Monti dauni. Si parla di famiglia e tutti sono diventati “voci autorevoli”. Tali gruppi avevano costituito, nel savonese, realtà imprenditoriali di rilievo, ritagliandosi posizioni dominanti in settori produttivi tipici, quali quello edilizio, immobiliare e del movimento terra, gestiti sia direttamente che attraverso la schermatura di prestanome. Tuttavia, nella zona di Sanremo è da tempo nota la presenza del gruppo ALBERINO, attivo nella contraffazione e commercializzazione di marchi falsificati, contiguo alla famiglia TAGLIAMENTO, da tempo presente in Costa Azzurra e proiezione del clan ZAZA. Al centro delle indagini del Ros alcuni imprenditori ritenuti espressione di famiglie mafiose, attivi sia in Toscana sia nella realizzazione di opere residenziali e turistiche in provincia di Palermo. Il provvedimento restrittivo trae origine da un’articolata indagine che aveva già comportato, sulla base dei primi accertamenti di carattere amministrativo, l’emissione, nel mese di maggio, di un’informazione interdittiva antimafia. Libera informazione e notizie in tempo reale. 5stelle duri dopo cedimento parete a Orsara. “sottogruppo di Bordighera”, riconducibile alla famiglia BARILARO-PELLEGRINO, proiezione della cosca SANTAITI-GIOFFRÈ di Seminara (RC), i cui elementi di vertice e sodali sono stati colpiti da pesanti condanne nell’ambito delle inchieste “La Svolta” e “Maglio 3”, entrambe pendenti presso la Corte di Cassazione. Le cosche calabresi in Liguria hanno evidenziato una spiccata capacità di entrare in connessione con esponenti della cd. Documento Califani Appendice 3 136. Con riferimento ai rapporti con la Pubblica Amministrazione, è di grande importanza la sentenza emessa il 7 giugno 2019 dal Tribunale di Genova, a conclusione del processo di primo grado scaturito dall’indagine “I Conti di Lavagna”. Faida del Gargano è un'espressione che indica una serie di conflitti, che coinvolge numerose famiglie mafiose della zona del Gargano. L’attività investigativa, diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bari, trae origine da un’altra indagine sulle pressioni esercitate dalla malavita foggiana su imprenditori locali attivi nel campo della trasformazione di prodotti agricoli, affinché assumessero alle loro dipendenze soggetti pregiudicati dediti a spacciare stupefacenti ad assuntori sulla piazza di Foggia, i quali a loro volta si rifornivano della sostanza da appartenenti al clan lucerino. Questo ha senz’altro favorito la capillare infiltrazione della ‘ndrangheta, affermatasi nella Regione attraverso una struttura criminale denominata Liguria . Noi siamo compatti, anche Cusmai e Di Gioia voteranno la sfiducia, intendono essere leali". Guarda la scheda di catalogo su Beweb. Nel comprensorio di Sanremo, si è evidenziata la presenza di proiezioni della famiglia GALLICO di Palmi, come emerso sia nell’ambito dell’indagine reggina “Cosa mia” – a carico di esponenti della cosca federata GALLICO- MORGANTE-SGRÒ-SCIGLITANO – sia nell’ambito di un’indagine che ha coinvolto anche esponenti della fa- miglia mafiosa dei MAGNOLI (dimoranti in Francia), nel narcotraffico internazionale. Anche i Papa di Lucera nel blitz “Friends”, Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Roma – UN arresto effettuato dalla poliziaIntestazione fittizia di beni con l’aggravante di aver agito con la finalità di favorire o consolidare un’associazione di matrice mafiosa. Nel capoluogo e nel contesto provinciale è stata processualmente riconosciuta l’operatività di due articolazioni di ‘NDRANGHETA. Proprio con riferimento al locale di Ventimiglia si evidenzia che, nell’ambito del processo-bis presso la Corte di Appello di Genova, relativo all’indagine dei Carabinieri “La Svolta” – conclusa nel 2010 e che aveva scandagliato le infiltrazioni delle cosche a Ventimiglia e Bordighera – è stata accertata la presenza e l’operatività della struttura di ‘ndrangheta, facente capo alla famiglia MARCIANÒ – referente dei PIROMALLI e MAZZAFERRO della Piana di Gioia Tauro. La nuova regola della malavita organizzata barese e delle sue famiglie si chiama «cartello». Il mondo del nuoto foggiano piange: “Ora abbiamo bisogno dell’intervento delle istituzioni”, Il Liceo Poerio di Foggia realizza video per presentare l’indirizzo musicale. Home/Comunicati Stampa/ Scacco alla quarta mafia. ... la somma sarebbe poi stata divisa tra le famiglie mafiose di Palermo Centro e Tommaso Natale. Sono stati accertati approvvigionamenti di sostanze stupefacenti che il clan lucerino otteneva da esponenti di un gruppo camorristico operante tra Castellammare di Stabia e Pompei; da soggetti facenti capo all’aggregato criminale riconducibile ai Li Bergolis-Miucci, nonché da soggetti della malavita cerignolana. Non si esclude che le armi sequestrate potessero servire ad affermare e consolidare la propria egemonia criminale nel territorio garganico, in cui operano plurimi gruppi delinquenziali frammentati in continuo conflitto tra loro per la spartizione delle zone in cui esercitare le proprie attività illecite e privi di un forte, indiscusso vertice aggregante. - Le famiglie patrizie di Lucera - 251707422 Il sodalizio ha fatto da capomaglia ai referenti di diverse famiglie mafiose calabresi – migrate nel capoluogo genovese a partire dagli anni’70 – quali gli AVIGNONE di Taurianova (RC), i mammolesi CALLÀ- MACRÌ, i COMMISSO di Siderno, oltre ai BONAVOTA di Sant’Onofrio (VV). Era il dicembre del 2015 quando la Squadra Mobile di Agrigento faceva scattare decine e decine di arresti. Dalle indagini condotte dalla DIA è emerso chiaramente il disegno criminoso dei due indagati, che ha visto la donna operare come un prestanome delle attività dell’uomo, il quale – dopo che la società era stata estromessa dal sub appalto relativo ai lavori di demolizione di ponte Morandi – si era già attivato per formare una nuova compagine sociale composta da congiunti e persone fidate per continuare ad operare nello stesso settore. Le famiglie mafiose - AGATE Mazara del Vallo e aree TP-PA-AG Traffico droga, contrabbando, riciclaggio, omicidi, estorsioni, attentati Collegata con le famiglie Minore, Greco, Corleonesi, Santapaola Alleata con la 'ndrangheta e con la camorra dei Nuvoletta e Giunta. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. To see this page as it is meant to appear, please enable your Javascript! La mafia siciliana: clan e famiglie più potenti in Sicilia. La presenza ultradecennale delle mafie in territorio ligure, in particolare delle cosche calabresi, ha ampliato negli ultimi anni gli interessi criminali anche verso il business del traffico di stupefacenti, assicurato dalla presenza di importanti scali marittimi come quello di Genova, attracco privilegiato per la sua posizione di centralità nel Mediterraneo, o Savona e La Spezia, considerati una valida alternativa ai porti di Gioia Tauro (RC), Napoli e Salerno. 4. Secondo gli ultimi dati ufficiali le ‘ndrine, ovvero le famiglie mafiose, quelle dove anche un neonato è usato come corriere per la droga, sono 144, mentre gli affiliati sarebbero circa 6000. Alla sbarra anche politici, massoni e colletti bianchi, Conte dopo il colloquio con Mattarella: “Una crisi non sarebbe compresa dal Paese”. Sono questi alcuni degli affari dei montanari Li Bergolis-Miucci, gruppo attivo a Monte Sant’Angelo ma ramificato anche fuori dai confini regionali. In merito alle divergenze concernenti il diverso modus operandi tra il gruppo di Ventimiglia ed il “sottogruppo di Bordighera”, nella motivazione della sentenza la Corte d’Appello ha precisato: “…E’ emerso così il disappunto di MARCIANÒ…., davanti al quale in precedenza tutti dovevano presentarsi per assumere qualsiasi decisione, anche le più marginali ….è emersa l’accusa da parte del primo per aver visto disgregare le attività criminose a causa dell’eccesso di ostentazione praticato ed il disincanto del secondo (il gruppo PELLEGRINO) ….Oltre a ciò, può anche agevolmente dedursi la riprova del fatto che si fosse mantenuta una certa interazione tra i due gruppi e che i membri delle famiglie PELLEGRINO-BARILARO operassero comunque parametrandosi anche col gruppo di Ventimiglia…”. La mafia di San Lorenzo non perdona, pagano tutti: dal lido di Isola al vivaio e l'Elenka. Non è casuale che da qualche anno, proprio a Ventimiglia, si celebri nel mese di settembre la ricorrenza della “Madonna della Montagna”, parallelamente a quella celebrata nello stesso periodo presso il Santuario di Polsi, a San Luca d’Aspromonte (RC), manifestazione religiosa nel corso della quale, storicamente, si tengono dei summit di ‘ndrangheta. Emblematico il ricorso di taluni imprenditori contigui a tali ambienti mafiosi, a pratiche collusive o corruttive verso amministratoripubblici per l’acquisizione indebita di appalti, sub-appalti, forniture, licenze edilizie, concessioni demaniali ed altri benefici. La relazione non registra l’operatività di organizzazioni criminali siciliane e campane. La criminalità organizzata è attirata dalla ricchezza del tessuto economico-imprenditoriale, dall’importanza del porto e dalla particolare collocazione geografica, crocevia tra la Versilia, la Costa Azzurra, le regioni del Nord Italia e il Nord Europa. In parallelo alle attività “classiche” di polizia giudiziaria, necessarie ad acquisire i riscontri finalizzati a corroborare il quadro accusatorio nei confronti degli indagati, con la collaborazione degli specialisti del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza sono state altresì condotte sofisticate investigazioni economico-finanziarie tese a ricostruire tutte le posizioni economico patrimoniali riferibili ai soggetti indagati e ad altri che fungevano da prestanome per i negozi giuridici relativi ai beni indirettamente posseduti dagli indagati.

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